L’ambulanza viene bloccata da due auto in sosta selvaggia, e la donna che aspettava i soccorsi è morta.

Il fatto, gravissimo, si è verificato a Napoli, in salita Pontecorvo, e viene raccontato su Facebook dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”.

"Per colpa di queste macchine in sosta selvaggia stamattina una donna è morta", è la denuncia: "Le macchine sono state spostate a mano dai soccorritori”, viene spiegato, ma quando l'equipaggio è arrivato dalla paziente era troppo tardi: “Inutili le manovre di rianimazione cardio-polmonare".

“La telefonata era arrivata stamattina al 118 per una richiesta di soccorso per malore, per perdita di conoscenza di una donna – ricostruisce il presidente dell’associazione che difende i professionisti del settore sanitario, Manuel Ruggiero -. Quanto tempo si è perso a causa delle auto in sosta? Direi circa venti minuti. Tra l'altro, dopo che la prima ambulanza è rimasta bloccata, è stato inviato un secondo mezzo ma ha subìto la stessa sorte".

"Inviteremo la famiglia a denunciare l'accaduto - aggiunge Ruggiero - spesso gli operatori del 118 vengono aggrediti perché arrivano in ritardo. Noi partiamo di solito 30 secondi dopo la richiesta di soccorso. Il ritardo è quasi sempre dovuto a incivili che non si spostano, che se ne fregano e parcheggiano dove vogliono. E che questa volta hanno causato il decesso di una donna".  

"Ogni giorno, ogni giorno a Napoli le ambulanze del 118 vengono rallentate se non fermate da auto in sosta selvaggia - conclude – ma a quanto ricordo un paziente in attesa dei soccorsi non era mai morto per questo. C'era sì stato un aggravamento delle sue condizioni ma un decesso mai. È un fatto gravissimo e mi auguro che venga considerato un omicidio stradale". 

(Unioneonline/D)

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