La strage alla stazione di Viareggio, che costò la vita a 32 persone nel 2009, avrebbe potuto essere evitata se fosse stata eseguita una corretta manutenzione del carro.

Lo hanno stabilito i giudici della Cassazione, scrivendolo nelle motivazioni della sentenza che l'8 gennaio scorso ha emesso 11 condanne per disastro ferroviario colposo. Sulle responsabilità dovute agli omessi controlli la Cassazione è stata netta: "Il controllo sulla correttezza della manutenzione - affermano i giudici - avrebbe evitato il sinistro, perché sarebbe emersa l'assenza della documentazione inerente la storia manutentiva del carro e dei suoi componenti e quindi esso sarebbe stato escluso dalla circolazione".

La sera del 29 giugno 2009 il deragliamento di un treno merci danneggiò una cisterna contenente GPL facendo scoppiare un incendio che coinvolse anche le aree abitate circostanti, causando oltre ai 32 morti anche un centinaio di feriti.

Il deragliamento del carro fu causato dalla "rottura di un assile dovuta alla presenza di crateri di corrosione che avrebbero dovuto essere rilevati in occasione della manutenzione eseguita presso la Jughental ma anche presso la Cima Riparazioni", dicono gli ermellini. Problemi "non occasionali bensì sistemici", tanto più che il rischio di rottura degli assili per l'esistenza di corrosioni era "certamente noto agli operatori del settore".

I giudici hanno anche ritenuto nulla la rinuncia alla prescrizione fatta da Mauro Moretti (condannato a 7 anni) nel processo di secondo grado; l'ex ad di Fs e Rfi dovrà decidere se rinunciarvi nell'appello bis disposto a suo carico. 

(Unioneonline/D)

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