Di lei non si sa nulla, se non che ha circa 40 anni e che sostiene di essere Julia Roberts.

È quel poco che dice di sé una donna, in apparenza italiana o che almeno parla la nostra lingua perfettamente, ricoverata nel reparto di Psichiatria al Policlinico San Matteo di Pavia e che al momento è senza identità.

Probabilmente ha subito un forte trauma, mentre fisicamente sta bene, e ha perso la cognizione di sé. I tentativi di farle ricordare qualcosa sono stati vani.

Era luglio quando la polizia locale di Mortara, nel Pavese, l'ha individuata alla stazione ferroviaria dopo la segnalazione di alcuni viaggiatori: era ubriaca e molesta. Il 118 l'ha portata al Pronto soccorso dell'ospedale di Vigevano. Senza documenti, una volta smaltita la sbornia le sono state chieste informazioni personali: "Mi chiamo Julia Roberts", ha detto rifiutando di farsi visitare. Quindi è stata dimessa ma non si è allontanata. Quella notte l'ha trascorsa sulle sedie della sala d'attesa e il giorno dopo è andata via, forse per chiedere l'elemosina nelle strade della cittadina. E la sera è tornata, e così per le settimane seguenti. Mangiava spesso merendine che le venivano date da pazienti o visitatori, non dava fastidio a nessuno e per questo la sua presenza è stata tollerata fino a quando si è deciso di avvisare i servizi sociali. Sono seguiti colloqui e anche un trattamento sanitario obbligatorio. Ma lei continua a dire di essere l'attrice di "Pretty Woman". Ora è in Psichiatria e ancora le forze dell'ordine tentano di darle un nome.

(Unioneonline/s.s.)
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