La professione del futuro? "Il codista", la scelta di molti disoccupati
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Sono sempre di più i disoccupati che si dedicano a un originale lavoro: il codista.
Il suo impegno consiste nel mettersi, appunto, in coda agli sportelli degli ospedali o di altri enti pubblici per "tenere il posto" a chi lo paga e cederglielo quando il diretto interessato arriva.
Tra i primi a rendere quest'impegno una vera e propria professione c'è Giovanni Cafaro, salernitano residente a Milano, che ha anche brevettato l'idea e lo slogan: "La tua coda allo sportello? Da oggi la prendo io".
Responsabile marketing e comunicazione in alcune aziende, una volta perso il lavoro ha pensato di dedicarsi a questa nuova attività dopo aver avuto a che fare proprio con le lunghe code. In quell'occasione, racconta sul sito che ha realizzato per promuoversi, ha notato come molte persone fossero seccate per la perdita di tempo. "A quel punto mi si è accesa la lampadina", scrive.
Prima un volantino distribuito nel suo quartiere, poi le telefonate e i primi clienti. E un'iniziativa che ora per lui è un vero e proprio lavoro.
Ma in molti hanno cominciato a imitarlo, per esempio all'ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli c'è un signore che, di buon mattino, si mette in coda allo sportello su mandato dei clienti. In caso di necessità, poi, fornisce anche caffè, brioches e bevande. Il compenso medio che riceve in un mese supererebbe i mille euro.
(Unioneonline/s.s.)