Non è stato Andrea Landolfi a provocare la morte della sua fidanzata, Maria Sestina Arcuri, quindi il giovane è stato assolto e rimesso in libertà. Il 32enne romano era imputato per omicidio volontario e omissione di soccorso ma i giudici della Corte d’assise di Viterbo non hanno stabilito la certezza della sua responsabilità e, in assenza di una prova piena, deciso per l’assoluzione.

La vicenda era avvenuta nel febbraio del 2019. La coppia, che viveva a Roma, aveva deciso di trascorrere il fine settimana nella villetta della nonna di lui a Ronciglione, nel Viterbese. Una sera i due litigano, ma vanno comunque fuori a cena e poi in un pub, dove vengono visti discutere. Tornati a casa, Sestina cade dalle scale. Sono circa le 2 di notte ma la richiesta di soccorso arriverà solo alle 6 del mattino seguente. La 26enne viene portata in ospedale e sottoposta a un intervento, morirà il 6 febbraio.

Il fidanzato viene messo sotto accusa con l’ipotesi che sia stato lui a spingere Maria Sestina. Poi ieri sera la sentenza di primo grado: Andrea Landolfi è libero.

(Unioneonline/s.s.)

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