“Quello che mi ha fatto più male? L’indifferenza intorno a me, tutti vedevano ma nessuno diceva niente”.

E’ il racconto della giornalista sportiva Greta Beccaglia, molestata in diretta televisiva dopo la partita tra Empoli e Fiorentina: “Martedì tornerò a lavorare fuori dallo stadio, devo continuare altrimenti le cose non cambieranno mai davvero”.

Greta annuncia che denuncerà l’uomo che l’ha molestata durante la diretta, e racconta la dinamica precisa del terribile episodio: “Quell’uomo prima si è sputato sulla mano e poi mi ha ha dato uno schiaffo sul sedere, violento, che mi ha fatto male anche fisicamente”.

Il molestatore ora ha un nome e un volto, è stato già identificato dalla Polizia grazie alle immagini televisive. E’ un 45enne residente nell’Anconetano, tifoso della Fiorentina. Greta Beccaglia lo ha già denunciato, l’uomo rischia l’accusa di violenza sessuale.

Parla di “due minuti e mezzo tremendi” Beccaglia, perché “dopo le prime molestie c’è stato anche un uomo incappucciato che si è avvicinato per toccarmi”. E’ rimasta “sconvolta” dallo sguardo di quei tifosi, “erano sguardi feroci e da carnefici, io in quel momento ero diventata un palo da prendere a calci, un oggetto su cui sfogare la rabbia, mi sono anche chiesta se avessi fatto qualcosa di sbagliato, mi sono detta che forse non dovevo mettere i jeans troppo stretti, nei commenti sui social c’era chi faceva riferimento a quello”.

Il tutto è avvenuto nel giorno in cui tutta la Serie A scendeva in campo con il segno rosso sul volto contro la violenza sulle donne.

(Unioneonline/L)

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