"La discriminazione non è un concetto astratto. È qui... è ora... è ovunque dietro l'angolo".

Con queste parole si conclude lo sfogo di Simone Schinocca, un giovane torinese che su Facebook ha denunciato il fatto di essersi visto negare l'affitto di una casa, insieme al suo fidanzato, perché omosessuale.

Bella presenza, due contratti a tempo determinato e un'ottima referenza da parte della precedente locataria.

Secondo quanto riporta Schinocca, ci sarebbero tutte le basi per considerare i due ragazzi gli inquilini perfetti. Invece - si legge nel post - davanti alla loro richiesta di affittare un'abitazione nel capoluogo piemontese, la risposta dell'agente immobiliare è stata: "La proprietà non vuole. Vuole una famiglia. Vuole qualcuno che stia a lungo".

Si tratta del secondo rifiuto in pochi mesi. Una circostanza che, secondo i due giovani, non può essere una semplice coincidenza.

"Continuo a pensare che ognuno la propria casa la dà a chi vuole. Ma due volte a distanza di poco lascia grande tristezza addosso. Capita in una 'zona bella' di Torino. Capita oggi 2017. In un paese che ha (finalmente) le 'Unioni Civili'", prosegue il post.

Un ostracismo che alla coppia ricorda quello di cui erano vittime gli emigrati meridionali che negli anni sessanta cercavano fortuna al Nord: "Facile dire uguaglianza? Ma poi alla messa alla prova chi affitterebbe, chi darebbe fiducia a una coppia gay, a una coppia straniera, a una persona di colore... Così come quaranta cinquanta anni fa non si 'fittava ai meridionali' come raccontava mio padre".

Intanto, in poche ore la denuncia della coppia ha fatto il giro del web, scatenando l'indignazione di molti utenti che hanno inviato messaggi di solidarietà ai due.
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