"L'amministrazione della giustizia resta al collasso". È il 'grido di dolore' che lancia il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso all'inaugurazione dell'anno giudiziario che si apre in mattinata nel capoluogo lombardo.

Pur apprezzando gli sforzi del Ministro della Giustizia, scrive Alfonso, "non si può non osservare che a fronte di una crisi ormai cronica della giustizia tutto ciò che rimane è un bando di concorso per l'assunzione di 800 assistenti giudiziari. Ossia meno del 10% delle vacanze degli organici del personale amministrativo".

Per il Pg di Milano "il malfunzionamento dell'amministrazione della giustizia ha instaurato un rapporto anomalo fra Stato e cittadino, conseguenza della compromissione della fiducia nei rapporti intersoggettivi e verso le istituzioni".

Quindi, dice ancora Alfonso "ancora una volta, ma non ci stancheremo mai di farlo, invochiamo un intervento urgente e serio del Governo affinché adotti tutti i provvedimenti necessari per il buon funzionamento della giustizia per dare al cittadino la speranza che i suoi diritti siano riconosciuti in tempi ragionevoli".

Secondo Alfonso inoltre le indagini della Dda di Milano su presunte infiltrazioni criminali in una società controllata totalmente da Fiera Milano evidenziano "un fatto assai grave per la città di Milano".

Un'aula di Tribunale
Un'aula di Tribunale
Un'aula di Tribunale

Il Pg ha precisato che la Dda ha riferito che le indagini "hanno messo in luce l'esistenza di un'organizzazione criminale finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati in materia tributaria, con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare l'associazione mafiosa denominata 'Cosa Nostra'".

"Organizzazione criminale che ha agito tramite una 'società consortile a responsabilità limitata' -ha aggiunto- operante nell'ambito dell'organizzazione fieristica con consolidati rapporti commerciali con una società controllata totalmente da Fiera Milano".

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, a Milano per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, ha individuato un'insidia nel fatto che i "singoli soggetti della giurisdizione reagiscano alle difficoltà ripiegando in una dimensione corporativa tentando sì di salvaguardare le proprie ragioni ma attraverso la delegittimazione di quelle degli altri" con la "finale delegittimazione di tutto il sistema".

Orlando ha sollecitato da parte di tutte le componenti del sistema giustizia "la ricerca del dialogo e del confronto".

L'APPELLO DEL MAGISTRATO CAGLIARITANO - Luca Forteleoni, magistrato cagliaritano componente della quinta commissione del Csm, questa mattina è intervenuto all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Messina. "No alla eliminazione delle Corti d'Appello minori siciliane a vantaggio della salvaguardia del modello della giustizia di prossimità", ha sottolineato, "è necessario un effettivo adeguamento delle risorse giudiziarie agli standard europei. L'adozione da parte del Consiglio superiore della magistratura di modelli organizzativi uniformi virtuosi nel segno della efficienza e delle garanzie di indipendenza della magistratura, attraverso le nuove circolari sulle tabelle degli uffici giudicanti e degli uffici di Procura , dovranno però essere accompagnate dalla adozione, da parte delle istituzioni competenti, di idonee misure di adeguamento delle risorse giudiziarie e amministrative al passo con gli standard europei".

Riguardo le nuove piante organiche adottate dal ministero, il consigliere ha evidenziato "l'insufficienza del recente provvedimento ministeriale, parziale e non sempre rispondente alle specifiche esigenze delle realtà distrettuali", auspicando "un potenziamento delle piante organiche nelle aree periferiche del sud, caratterizzate dalla forte presenza della criminalità organizzata".
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