Jo Squillo e altri artisti che si sono esibiti alla "Festa del Riso" di Trecate (Novara), lo scorso settembre, sarebbero stati pagati con i soldi destinati all'acquisto di 500 pacchi alimentari per le famiglie povere.

Lo denuncia il Pd di Trecate, che da settimane ha segnalato pubblicamente la vicenda chiedendo al sindaco Federico Binatti, eletto con il centrodestra, di istituire una commissione d'inchiesta per fare luce sul modo in cui sono stati utilizzati 12mila euro.

La questione sollevata dal Pd parte da un appalto per la mensa scolastica, un affare da 9,1 milioni per 12 anni, aggiudicato alla Markas di Bolzano. L'offerta includeva anche la distribuzione di 500 pacchi alimentari all'anno da destinare ai bisognosi e 22 servizi di catering.

Nel 2017 ne sono stati organizzati solo quattro. E - da quanto è emerso - l'amministrazione, tramite uno scambio di lettere con la ditta, avrebbe "monetizzato" il resto, compresi i pacchi per i poveri, e pagato il compenso degli artisti invitati alla "Festa del Riso".

LA DIFESA - "Con la vicenda di Trecate non c'entro nulla. Tutti conoscono il mio impegno e sanno che lavorare per il sociale è una mia priorità da sempre - ha commentato l'autrice e interprete di 'Siamo donne', che ha portato sul palco di Sanremo con Sabrina Salerno nel 1991 -. Sono oltre 30 anni che lavoro e da sempre ho cercato di avere la massima attenzione al sociale".

"Il 7 e l'8 marzo farò uno spettacolo in carcere a San Vittore proprio su questo argomento - racconta - . Tutto mi sarei aspettata nella vita fuorchè una cosa del genere. Associare il mio nome a una vicenda simile è l'operazione più meschina e vergognosa che dei giornalisti possano fare".

(Unioneonline/D)
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