Istigazione alla corruzione. E’ l’accusa di cui dovranno rispondere Matteo Mazzamurro e Giuseppe Laera, rispettivamente tenente colonnello e luogotenente dell'Aeronautica militare (3° Reparto Genio di Bari), arrestati nell'ambito di un'inchiesta riguardante la procedura di esproprio per pubblica utilità di terreni privati per l'ampliamento, finanziato dalla Nato, della base aerea di Sigonella, in Sicilia.

Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza coordinate dalla Procura di Catania, sono iniziate dopo la denuncia di un collaboratore di una delle società proprietarie dei terreni.

In base a quanto accertato degli investigatori, i due militari dll'Aeronautica, incaricati di seguire l'iter amministrativo della procedura di esproprio della vasta area (si parla di 100 ettari) confinante con la base, avrebbero sollecitato il proprietario del terreno a versare una somma di denaro in contanti, promettendo in cambio un indennizzo maggiore (fino a 35mila euro per ettaro) rispetto ai valori di mercato (18mila euro), l’ampliamento dell’area da espropriare (così da garantire maggiore vantaggio al privato) e un pagamento più celere delle indennità.

"Le indagini – spiegano gli inquirenti - hanno consentito di accertare che i pubblici ufficiali sottoposti a indagine, in cambio della messa a disposizione della loro funzione, hanno, in più occasioni, richiesto al proprietario del terreno un illecito compenso, stabilito mediante un tariffario che prevedeva una percentuale (dall'1 al 3 per cento) a favore dei pubblici ufficiali, in base all'aumento di valore dell'indennità di esproprio".

(Unioneonline/l.f.)

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