È cominciata intorno alle 10 l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta.

L’esame viene svolto dal professor Guido Viel, incaricato dalla Procura, all’istituto universitario di Medicina legale a Padova.

I magistrati attendono, fra le altre risposte, anche quella relativa all'ora e alle cause della morte, anche per capire se Giulia fosse già morta quel sabato notte quando Turetta da Fossò, luogo dell'aggressione, cominciò la sua fuga in auto. All'esame prendono parte, per la famiglia Cecchettin i consulenti Stefano D'Errico e Stefano Vanin, per Turetta la dottoressa Monica Cucci.

In queste ore la nonna della ragazza ha rilasciato un’intervista al Corriera in cui ha detto: «Giulia è diventata la figlia di tutti. Ma è giusto così, la sua storia è arrivata al cuore di tantissime persone». Nei giorni scorsi ha presentato un libro che ha come protagonista una giovane che si ribella alle violenze del patrigno. «Lo aveva iniziato a leggere, sì - racconta -. Ma Giulia non è Emma, per lei non c'è stato un lieto fine e ora abbiamo un dolore devastante da affrontare. La nostra bambina non meritava un finale così crudele». E ancora: «Ho iniziato a scriverlo durante il Covid, poi ho deciso di dedicarlo a mia nuora Monica, mancata circa un anno fa. Il prossimo lo dedicherò a Giulia. Ho già in mente la storia». Quanto a Filippo Turetta: «In questo momento non so cosa provo. Sentire un sentimento di rabbia è inevitabile. Provare odio non è, però, utile a nessuno. L'odio ci logora inutilmente».

(Unioneonline/s.s.)

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