Un operaio tunisino che era stato colpito da divieto di avvicinamento, ha ucciso la moglie a coltellate e poi si è suicidato in una palazzina popolare di Riccò del Golfo, nello Spezzino. Sul posto i carabinieri, che stanno ricostruendo l'accaduto, e il medico legale.

A trovare i corpi sono stati i carabinieri della Spezia allertati dalla dirigente della scuola dove studia la figlia della coppia, di 12 anni. La ragazzina aspettava invano che la madre l'andasse a prendere tanto che la dirigente si è preoccupata. I carabinieri hanno trovato i due corpi in salotto, in un lago di sangue. In terra il coltello da cucina che l'uomo ha usato contro la moglie colpendola con alcuni fendenti all'addome. Poi si è ucciso scagliandosi più volte al petto lo stesso coltello.

Ci sarebbe stata l'educazione troppo "occidentale” dei figli alla base delle continue litigate e delle violenze sulla moglie. Lei, di qualche anno più giovane di lui, aveva da poco ottenuto la cittadinanza italiana e si era decisa a denunciarlo il 4 aprile scorso. Per questo l'uomo era stato raggiunto da un provvedimento che gli impediva di avvicinarsi alla casa dove viveva la moglie con i due figli. 

(Unioneonline/D)

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