In zona bianca decade immediatamente il coprifuoco e tutte le attività potranno essere riaperte subito senza attendere le tappe fissate dall’ultimo decreto del governo Draghi.

È quanto prevede l’accordo siglato tra i presidenti di Regione, rappresentati da Massimiliano Fedriga, e il ministro della Salute Roberto Speranza. All’incontro hanno partecipato Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute e Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.

Restano le regole di comportamento e i protocolli stabiliti per la riapertura delle attività: in una nota il ministero specifica che “fermi restando i criteri base della prevenzione, mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi, una volta che una Regione entri nella zona bianca, sarà superato il cosiddetto coprifuoco e si potranno anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo”.

Nessuna deroga per le discoteche, che resteranno invece chiuse anche in zona bianca. I governatori avevano chiesto di riaprirle per chi è in possesso di green pass, seguendo lo stesso protocollo autorizzato per matrimonio e altre cerimonie civili e religiose. Ma il ministero, per il momento, ha detto no.

A breve, già dal primo giugno, passeranno in zona bianca Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. La settimana successiva dovrebbe essere la volta di Veneto, Liguria, Abruzzo e Umbria. Poi via via le altre, a partire da Lombardia e Lazio. A fine giugno tutta Italia o quasi dovrebbe essere bianca.

"Soddisfatto dall’intesa con Regioni e Iss su zone bianche. C'è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità", ha affermato il ministro Speranza.

Salvini si intesta la paternità dell’accordo: "Passa la linea della Lega e dei governatori tutti, di ogni partito e latitudine: nelle Regioni bianche ci saranno aperture anticipate (già dalla settimana

prossima) per piscine al chiuso, parchi tematici, sale da gioco e matrimoni. Più lavoro, meno restrizioni: dalle parole ai fatti".

(Unioneonline/L)

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