Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal Codacons, definendo “legittima” l'Ordinanza con la quale il Ministero della Salute, recependo il testo dell'emendamento al Decreto legge sul cosiddetto "fine stato dell'emergenza", ha disposto l'obbligo per gli studenti d'indossare la mascherina FFP2 negli ambienti scolastici e, dunque anche all’esame di Maturità e di terza media.

Alla base della decisione dei giudici, la constatazione che il Decreto legge 52/2021 per l'obbligo in questione prevede l’utilizzo delle mascherine "sino a conclusione dell'anno scolastico 2021/2022".

E, sottolineano i giudici, visto che “prima dello svolgimento e conclusione dei predetti esami non può certamente essere decretata per la fine del relativo anno scolastico per gli studenti”, le mascherine devono essere mantenute, anche se fra pochi giorni non saranno più obbligatorie nei luoghi al chiuso. 

Per la maturità la prima prova si svolgerà mercoledì 22 giugno; mentre per l'esame di terza media la data è stabilita dai singoli istituti, ma le prove dovranno concludersi comunque entro il 30 giugno".

"Ai fini dell'eliminazione della predetta misura in anticipo rispetto al termine finale legislativamente imposto allo stato, permettendo così agli studenti di sostenere gli esami senza l'obbligo di utilizzo delle mascherine - continua il Tar – sarebbe necessario un apposito decreto-legge, attesa l'inidoneità di un'ordinanza ministeriale di salute pubblica a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente".

LE REAZIONI – La sentenza ha subito innescato reazioni. Per il Codacons si tratta di una decisione "gravissima ed errata".

"Se qualcuno come mio figlio avrà la maturità – dice invece il leader della Lega Matteo Salvini – sappia che stiamo battagliando con il ministro Speranza per togliere la mascherina: abbiamo assistito ai concerti di Vasco Rossi e alla

vittoria dello scudetto del Milan con migliaia di persone assembrate senza mascherina e poi alunni e docenti sono costretti a stare sei ore di fila in classe con naso e bocca tappati. C'è qualcuno che al governo ha le idee un po' confuse. Ma noi tiriamo dritto su questo tema".

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata