Un dolore grandissimo, implacabile, per aver perso due figlie di 15 e 17 anni. Una tragedia, quella di Vittorio Pisanu, che non vuole “risulti vana”.

Giulia e Alessia sono morte il 31 luglio scorso, travolte da un treno alla stazione di Riccione, il padre Vittorio Pisanu, originario di Senorbì, ha deciso di fondare un’associazione in loro nome con l’intento di aiutare i giovani a crescere lontano da certi ambienti. Lo ha dichiarato nel corso di un’intervista al Resto del Carlino.

L’uomo ha spiegato di avere vicino tutta la famiglia (compresa l’altra figlia, Stefania) e i parenti sia di Castenaso sia della Sardegna. Ma i momenti che ha vissuto sono ancora troppo dolorosi.

Le due ragazze, dopo aver trascorso la serata in una discoteca, intorno alle 7 sono arrivate alla stazione. Qualcuno le ha viste mentre, barcollando, tentavano di attraversare i binari: forse una si era seduta, e l’altra ha tentato di portarla via. Quando è arrivato il Frecciarossa le ha prese in pieno e per entrambe non c’è stato nulla da fare. Il padre Vittorio aveva ricevuto una loro telefonata poco prima: “Papà, stiamo tornando a casa”. Non poteva immaginare che, invece, non le avrebbe mai più riviste.

(Unioneonline/s.s.)

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