Hanno finalmente un nome i resti ritrovati in Val d'Aosta e conservati dai ghiacci per decine di anni.

L'appello lanciato dalla polizia italiana attraverso il web è stato raccolto da una donna che vive a Parigi e che ha raccontato di essere una parente di quell'uomo. Lui si chiamava Henri Joseph Leonce Le Masne, aveva 35 anni ed era di nazionalità francese.

Di lui si erano perse le tracce nel 1954: era il giorno del suo compleanno, il 26 marzo, quando Henri, in vacanza a Cervinia, era uscito per andare a sciare, nonostante le pessime condizioni meteo.

Poi è scomparso e inutili si erano rivelate le ricerche.

Nel 2005 vengono ritrovati alcuni resti dopo lo scioglimento del ghiacciaio del Ventina, sulle cime della Valtournenche, e ci sono anche molti altri oggetti: gli scii di una nota marca degli anni Cinquanta, gli scarponi in cuoio, un paio di occhiali, un orologio Omega, la camicia con le iniziali M.M.

Tutti questi dettagli sono stati resi noti dalla polizia e rilanciati anche in Francia; è proprio lì, in un annuncio sentito alla radio, che Emma si incuriosisce. La storia è quella di suo zio, fratello di suo padre.

Si chiamava Henri Joseph Leonce Le Masne ed era nato nel 1919. La donna quindi prende contatti con le autorità del nostro Paese e fornisce tutte le informazioni.

Seguono quindi i confronti tra il Dna recuperato da un piede rimasto nello scarpone dell'uomo della montagna e quello di suo fratello, oggi 94enne. E l'esito è stato positivo.

Finalmente la famiglia potrà dare degna sepoltura a quei resti rimasti un mistero per tanti anni.

(Unioneonline/s.s.)

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