"Ci aveva provato anche zio Adolf a prendere qualche rimedio, politicamente scorrettissimo, ma non gli è riuscito neanche a lui".

Autore dell'infelice post è l'assessore al Bilancio di Orvieto (Terni), eletto in una lista civica ma al governo in una giunta a guida Pd.

Massimo Gnagnarini - questo il suo nome - in risposta a un ristoratore che gli chiedeva di fare qualcosa per evitare che i rom chiedessero l'elemosina nella zona della stazione ferroviaria, evocava i metodi di Adolf Hitler, che i rom li chiudeva nei campi di concentramento.

La frase ha fatto indignare in primis i suoi concittadini, che hanno ricordato il passato antifascista del paese e sottolineato come neanche quando c'era una giunta di centrodestra si sentivano affermazioni simili.

Lui, dopo aver parlato di "battuta" e aver accusato la stampa di utilizzare il "metodo Boffo" - quello che costò le dimissioni al direttore del quotidiano L'Avvenire - ha deciso di dimettersi.

"A seguito dell'enorme e grottesco riflesso mediatico sviluppatosi intorno a una mia frase su Facebook desidero sollevare l'amministrazione da ogni conseguenza o imbarazzo che ne possono derivare", ha scritto sul suo profilo Facebook.

"Pertanto - la chiosa - rimetto le deleghe di Giunta a me assegnate per favorire ogni chiarimento e valutazione: circa i miei sentimenti autentici verso gli orrori del nazismo sono la mia storia personale e politica a far fede".

(Redazione Online/L)
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