Dopo aver ricevuto una sfilza di multe (49 per la precisione, e tutte insieme) dal comune di Bologna, invece di “mandare giù il rospo” ha deciso di trasformare questa esperienza in arte.

È il caso di Leonardo Scali, infermiere specializzato dell’ospedale Sant’Orsola. Trasferitosi a Bologna dall’Inghilterra, ha cominciato a lavorare nel reparto Covid e, per raggiungere la sede, ogni giorno usava il motorino prestatogli da un amico. Peccato che, per accorciare il tragitto, percorresse la corsia degli autobus, senza rendersi conto di commettere un’infrazione. Fino a quando le sanzioni gli sono state notificate.

Ecco allora l’idea: trasformare ogni multa in un pezzo unico da collezione. Così è nata “Forgive me Bolo”, la prima collazione di NTF (i non-fungible token, dei certificati che attestano unicità, autenticità e proprietà di un oggetto digitale).

“Forgive me Bolo è il triste epilogo di una storia personale, immagine del destino del singolo schiacciato dall’ineluttabile schiacciasassi dell’autorità – è la descrizione fatta dal collettivo di artisti che ha aiutato il protagonista a realizzare la sua idea -. L’infermiere Scali lotta contro il Covid, libero, sfrecciando sul suo motorino; il Comune di Bologna emette la sua sentenza, notificando spietatamente le infrazioni; quei documenti sono tutto quello che rimane nelle mani del distrutto Scali. Infrazioni e debiti. Che qui diventano arte”.

(Unioneonline/s.s.)

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