Svolta nel caso del G8 di Genova del 2001.

L'Italia ha riconosciuto i propri torti e risarcirà "per danni morali e materiali" sei persone che hanno subito abusi dagli agenti presenti alla caserma di Bolzaneto il 21 e 22 luglio di quell'anno.

In quell'occasione, secondo la ricostruzione del processo, trecento ragazze e ragazzi erano stati umiliati e picchiati, senza possibilità di incontrare i legali.

Tra le vittime sei persone avevano fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Ed è a Strasburgo che il governo italiano ha ammesso di aver violato il diritto a non essere sottoposti a maltrattamenti e torture e ha patteggiato un risarcimento da 45mila euro per ciascuno.

Una "risoluzione amichevole" che è stata accettata dai ricorrenti.

In Italia il processo per i fatti di Bolzaneto era arrivato fino in Cassazione, che nel 2013 aveva stabilito sette condanne e quattro assoluzioni. I giudici avevano dichiarato prescritti i reati di 37 indagati, tra poliziotti, carabinieri e medici.
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