Nella notte, all’1.15, è morto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Aveva 65 anni, dal 26 dicembre scorso era nel centro oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone, per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario: solo ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero.

Già nella notte tra il 14 e il 15 settembre scorsi era stato ricoverato a Strasburgo per una polmonite. Aveva spiegato di essere stato “colpito in modo grave da una brutta polmonite da legionella: ho avuto febbre altissima, sono stato ricoverato all’ospedale di Strasburgo, poi sono rientrato in Italia per la convalescenza. Ma purtroppo ho subito una ricaduta e questo episodio ha spinto i medici a consigliarmi una serie di analisi e di accertamenti”.

Non ha mai smesso di lavorare, prima a distanza, poi a fine novembre era tornato nella plenaria in presenza. A dicembre, però, le sue condizioni sono nuovamente peggiorate.

A raccontare gli ultimi giorni di vita è stato il suo staff con un commosso post sui social: "Si può vivere e morire in tanti modi. David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all'ultimo possibile istante, informandosi, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili nonostante lo stato di salute sempre più precario, dopo la temporanea ripresa di qualche tempo fa". 

Bandiere a mezz'asta negli edifici delle istituzioni europee a Bruxelles in segno di lutto. Nella sede dell'Europarlamento nella capitale belga le bandiere a sfondo blu con le 27 stelle dorate sventolano a mezz'asta dalle 8.30 di questa mattina. Poco dopo anche la Commissione e il Consiglio Ue hanno fatto lo stesso negli edifici del quartier generale europeo. 

I funerali si svolgeranno venerdì 14 gennaio alle 12 nella chiesta di Santa Maria degli Angeli a Roma.

IL GIORNALISMO E LA POLITICA – La vita di Sassoli è stata divisa fra il giornalismo e la politica, a cavallo fra Firenze, Roma e Bruxelles fino a diventare nel 2019 presidente dell'Europarlamento, il secondo italiano dopo Antonio Tajani da quando l'assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale.

Fiorentino di nascita ma romano di adozione, era diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg1, di cui è stato anche vicedirettore. Nel 2009 decise di dedicarsi alla politica. Candidato come capolista del neonato Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, fu eletto la prima volta con oltre 400mila preferenze e divenne capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo.

Dopo un decennio passato fra i banchi di Bruxelles e Strasburgo, nel 2014-2019 ricoprì la carica di vicepresidente per l'intero mandato, occupandosi soprattutto di trasporti (il cosiddetto terzo pacchetto ferroviario), politica euro-mediterranea e bilancio. Il 3 luglio del 2019 fu eletto presidente dell'assemblea.

Sposato e padre di due figli, viveva a Roma ma appena possibile si spostava nella casa di Sutri, nella Tuscia lungo la via Cassia, per coltivare le sue passioni: il giardinaggio e le buone letture.

Il suo incarico da presidente del Pe sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana a Strasburgo si terrà la riunione plenaria dell'Europarlamento per eleggere il successore.

LE REAZIONI - Il premier Mario Draghi lo ricorda così: "Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità. Queste doti gli sono state sempre riconosciute da tutti i colleghi, di ogni collocazione politica e di ogni Paese Ue, a testimonianza della sua straordinaria passione civile, capacità di ascolto, impegno costante al servizio dei cittadini. La sua prematura e improvvisa scomparsa lascia sgomenti. Alla moglie, Alessandra Vittorini, ai figli, Livia e Giulio, e a tutti i suoi cari, le condoglianze del governo e mie personali". 

"Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico", ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David".

"Mi sento triste e commosso dopo la notizia della scomparsa di David Sassoli – le parole del presidente del Consiglio Ue Charles Michel -. Europeo sincero e appassionato, ci manca già il suo calore umano, la sua generosità, la sua cordialità e il suo sorriso. Sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari".

"Una notizia terribile per tutti noi in Italia e in Europa – ha twittato il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni -. Ricorderemo la tua figura di leader democratico e europeista. Eri un uomo limpido, generoso, allegro, popolare. Un abbraccio alla famiglia. Riposa in pace”.

(Unioneonline/D)

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