Draghi e la proposta di allungare il calendario scolastico: perplessità da presidi e sindacati
Secondo il premier incaricato la pandemia ha rubato troppi giorni di scuola alle ragazze e ai ragazzi italianiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La pandemia ha rubato giorni di scuola ai ragazzi e alle ragazze italiani e Mario Draghi vuole partire da qui: il calendario scolastico va rivisto e bisogna fare di tutto per assicurare che alla ripresa a settembre i professori siano in cattedra.
Ne discute con i partiti più piccoli il premier incaricato durante il secondo giro delle consultazioni, ma solo a paventare un possibile allungamento del calendario scolastico si sono levate nel Paese diverse voci.
"E' molto positivo che la scuola sia stata indicata come priorità" dal presidente incaricato Mario Draghi, spiega il presidente dell'Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli.
"Per quanto riguarda il calendario - prosegue poi - si può prendere in considerazione tutto, ma per poterne discutere penso che si debba aspettare qualcosa di più strutturato e più organico a livello di proposte. Non ci sono preclusioni, il punto è che la scuola è un sistema piuttosto complesso, spesso ci si lancia in soluzioni senza conoscere abbastanza questo mondo. Molti docenti sono impegnati nell'esame di Stato di fine ciclo. Se abbiamo gli esami che si stanno svolgendo da metà giugno, è molto difficile riuscire ad andare a scuola in quel periodo anche per le altre classi. Si può fare tutto, però forse bisognerebbe sedersi a un tavolo e valutare tutti i pro i contro".
Immediata anche la replica dei sindacati.
"Lo Stato deve investire per i recuperi e saranno le scuole poi a trovare le modalità adeguate ai propri bisogni specifici e ai gap eventualmente da recuperare", osserva Francesco Sinopoli, a capo della Flc Cgil. Il presidente di Anp Giannelli fa notare dal canto suo che "se si tratta di un prolungamento relativamente contenuto si può fare, ricordo che il mondo della scuola sta lavorando da settembre, non si può proseguire ad libitum". Anche Gissi (Cisl) sembra contrariata: "Allungare a prescindere il calendario scolastico significa far credere che con la Dad la scuola ha scherzato. Siamo convinti che c'è bisogno di recuperare per tanti ragazzi che nono sono stati raggiunti dai docenti per motivi tecnici e per diversità di condizione socio-economica. E' chiaro che per questi casi saranno gli stessi professori ad attivare iniziative di recupero".
(Unioneonline/v.l.)