Altra falsa pista quella svelata nella serata di ieri nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?” e relativa alla foto divenuta nei giorni scorsi virale e che ritraeva una bimba somigliante a Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004.

Sul web lo scatto era accompagnato da una descrizione con il nome, Denise, e il luogo, Ecuador.

LA TELEFONATA – La ragazza è stata così contattata dalla redazione della trasmissione tv, e  in una videochiamata su WhatsApp ha dichiarato che il suo nome è Maria Grazia, non Denise. Ha detto di avere 29 anni, di non essere dell’Ecuador, ma di essere sempre vissuta in Brasile, con i genitori, nella città di Goiânia: “Non mi sono mai allontanata per nessun motivo”. 

Ha poi spiegato di essere all’oscuro che la sua foto profilo fosse diventata virale, messa accanto a quella di Denise Pipitone: “È una notizia falsa – ha chiarito – e vi ringrazio per esservi messi in contatto con me perché non sapevo che le mie foto fossero su Internet”. “Con Denise c’è una leggera somiglianza – ha quindi ammesso - ma non sono io”.

La madre di Denise Pipitone, Piera Maggio, ha dichiarato: “Grazie per le segnalazioni, vanno sempre verificate”.

IL DETTAGLIO – Nel corso della puntata è stato poi smentito il dettaglio che parlava, in una lettera anonima arrivata sia all’avvocato di Piera Maggio sia alla stessa trasmissione tv, e che parlava di una macchina. Il veicolo non è quello blu abbandonato in via Rieti, a Mazara del Vallo, dove lavorava il testimone Battista Della Chiave.

Un telespettatore ha infatti mandato i risultati di una ricerca fatta sul web dalla quale emerge che l’auto, il 30 luglio 2016, non si trovava ferma in quel luogo. Segno, dunque, di come sia stata lasciata lì anni dopo la scomparsa di Denise.

L’EX MOGLIE – Ricostruiti durante la puntata anche i movimenti di Anna Corona, ex moglie del padre naturale di Denise, Pietro Pulizzi, in quel 1° settembre 2004.

La donna lavorava in un hotel e nel foglio degli ingressi le grafie degli orari di entrata e di uscita di Anna sembrano non coincidere, come se l’orario di uscita fosse stato appuntato da altri, presumibilmente da una collega.

(Unioneonline/v.l.)

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