Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge contro la criminalità minorile, nato dopo i fatti di Caivano e Palermo. Nel documento sono state inserite misure urgenti per cercare di arginare il disagio tra i giovani, per limitare la povertà educativa e la criminalità minorile.

Tra le disposizioni inserite, ci sono anche l'avviso orale del questore per i minori, la possibilità di stop all'utilizzo del cellulare e il carcere per i genitori che non mandano i figli alla scuola dell'obbligo. È saltata invece l'ipotesi di una stretta all'accesso a siti web pornografici, quella proposta dalla ministra Eugenia Roccella. Non c'è nemmeno l'abbassamento dell'età per l'imputabilità (ipotizzata dai 14 ai 12 anni) ma sarà più facile per i minori finire in carcere: passa da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la misura della custodia cautelare.

Il governo ha inoltre nominato Fabio Ciciliano come commissario alla riqualificazione di Caivano, gestirà i 30 milioni di euro previsti dal decreto per il piano di interventi.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata