"Da voi vi tagliano le mani quando sbagliate e quindi qui ne approfittate".

Sono queste alcune delle parole con cui uno dei vigilantes che si occupa di controllare i biglietti sui pullman del trasporto urbano di Lecco si è rivolto ieri a una passeggera ventenne di origine straniera che, secondo le testimonianze di chi era sull'autobus in quel momento, avrebbe timbrato il biglietto soltanto nel momento in cui ha visto salire a bordo i controllori.

La scena è stata ripresa in due video, frammentari ma registrati da una degli altri passeggeri presenti sul pullman di Linee Lecco.

L'episodio sarebbe avvenuto ieri su uno dei pullman della linea 1, all'altezza della fermata di Corso Bergamo, tra i rioni di Maggianico e Chiuso.

Nel primo dei video si vede e si sente il controllore intimare alla passeggera di scendere dal pullman, con il braccio teso a indicare la porta posteriore del pullman, in quanto ritiene che la donna sia sprovvista di biglietto. "Scenda giù ho detto. Scenda, scenda". Una voce di un secondo controllore, che non si vede nelle immagini, dice: "Questo ragazzo ha visto la signora timbrare". Il primo vigilante continua però a chiedere alla donna di scendere. Nel secondo filmato, si sente il vigilantes rivolgersi alla donna in questo modo: "Solo al paese vostro non fate queste cose. Solo in Italia le fate. Solo in Italia lo fate. Voi vi comportate male in Italia, capito. La particolarità è che lì vi tagliano le mani quando sbagliate".

In poche ore sui social il video è diventato virale.

Il sindaco Mauro Gattinoni, dopo aver parlato al telefono con la ragazza, ha detto che "nessuna infrazione può giustificare una simile condotta da parte di chi è assunto dal servizio pubblico per garantire rispetto e sicurezza". E Linee Lecco si è scusata, rendendo noto di aver subito inoltrato una richiesta di chiarimento alla società che fornisce il servizio dei vigilantes, la Civis di Milano, condannando l'episodio, chiedendo che il controllore non venga più mandato a svolgere servizio a Lecco e che vengano presi tutti i provvedimenti disciplinari del caso.

(Unioneonline/F)
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