Confiscati a un imprenditore calabrese beni per due milioni di euro
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Ammonta a due milioni di euro la confisca definitiva di beni riconducibili all'imprenditore calabrese Nicola Callea, eseguita dal Centro Operativo Dia di Firenze.
Callea, attivo da molti anni nel capoluogo toscano nel settore della ristorazione, è stato già condannato per traffico di cocaina e legami con appartenenti a cosche della 'ndrina "Arcoti" di Reggio Calabria.
Negli anni immediatamente successivi alla commissione dei reati, scrive la Dia, "scompariva sul piano fiscale e cessava di presentare dichiarazioni dei redditi, spogliando nel contempo, solo apparentemente, l'intero nucleo familiare di tutti i beni ad esso riconducibili".
Nel 2016 il Tribunale di Firenze, su proposta del Direttore della DIA, aveva disposto nei suoi confronti il sequestro e la confisca di tre unità immobiliari: un appartamento di pregio e due fondi commerciali nel centro storico fiorentino, dove sono ubicati due ristoranti.
(Unioneonline/D)
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