Sfilata di camicie nere a Predappio, il paese del Forlivese dove è nato e dove è sepolto Benito Mussolini, per commemorare il 100esimo anniversario della Marcia su Roma.

Decine di nostalgici del fascismo, arrivati da tutta Italia, si sono radunati in piazza Sant'Antonio per raggiungere in corteo, organizzato dal presidente degli Arditi di Ravenna Mirco Santarelli, il cimitero di San Cassiano, dove dal 1957 si trova la cripta del duce.

Non mancano negozi, tre per la precisione, che traboccano di gadget: sconti per le felpe con la scritta “Boia chi molla”, 9 euro una, 15 euro due, 20 euro per la felpa "Marcia su Roma”. In vetrina busti del duce di ogni tipo, aquile imperiali, e anche una maglietta con il volto dell'ex capitano della Lazio Paolo Di Canio e la scritta “Orgoglio italiano”.

Non solo adulti con le camicie nere, anche bambini vestiti di nero, con fez in testa, hanno seguito il corteo con i genitori a Predappio. Scandito per tre volte il grido “per sua eccellenza Benito Mussolini”, con la risposta dei camerati.

"Camerata Benito Mussolini!”, “Presente!” hanno gridato per tre volte quando il corteo è arrivato al termine, davanti al cimitero di Predappio. I saluti e i ringraziamenti ai presenti, circa duemila, quest'anno sono arrivati direttamente da Orsola Mussolini, pronipote del Duce: "Ci aspettavamo tanta gente ma non così - dice Orsola Mussolini - sono venuti da diverse parti d'Italia e persino dall'estero. Ci sono anche degli spagnoli, della falange, con la Spagna, Franco, c'è sempre stato un grande rapporto".

Dal palchetto allestito sulle scale del cimitero, Mirco Santarelli degli Arditi ha chiesto di mettersi una mano sul cuore invece che fare il saluto romano per commemorare Il Duce, per non rischiare una denuncia di apologia di fascismo. Suggerimento poco utile: in tanti hanno alzato il braccio in attesa di entrare nella cripta.

(Unioneonline/D)

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