È arrivato al Tribunale di Locri - per l'interrogatorio di garanzia previsto per le nove - il sindaco di Riace Domenico Lucano, finito agli arresti domiciliari martedì scorso nell'ambito dell'operazione Xenia della Guardia di Finanza.

Per lui le accuse sono: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.

Dall'esito dell'interrogatorio dipenderà un'eventuale scarcerazione del primo cittadino.

"Risponderò a tutto, non ho niente da nascondere - ha detto prima di entrare in Aula - . Parlerò, certo che parlerò, se mi fanno parlare", ha poi aggiunto.

Poco prima, uscendo dalla sua casa di Riace aveva detto: "Tutto questo è assurdo".

Simbolo internazionale dell'immigrazione, Lucano è finito ai domiciliari al termine di un'inchiesta partita 18 mesi fa in seguito a una segnalazione della prefettura su presunte irregolarità nella gestione dei fondi destinati all'accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo.

Ipotesi smentite dal giudice Domenico di Croce che ha fatto cadere le contestazioni più gravi prospettate dalla Procura di Locri.

(Unioneonline/s.a.)

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