"Da quando sono ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò".

Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa scrive su Facebook. "Non sono diventato ministro dell'Ambiente per riportare l'Italia al Medioevo economico e ambientale - continua l'ex generale -. Anche se arrivasse un parere positivo della Commissione Via, non sarebbe automaticamente un'autorizzazione. Voglio che sia chiaro".

Il tutto dopo il presunto ok del vicepremier Luigi Di Maio che avrebbe dato il via libera alle trivellazioni per la ricerca del petrolio nel Mar Ionio.

A sollevare il caso è stato ieri Angelo Bonelli, dei Verdi, che ha accusato il ministro dello Sviluppo di aver autorizzato anche l'utilizzo dell'ari gun, bombe ad aria sonore che provocano danni irreversibili ai fondali.

Sulla vicenda era intervenuto anche il governatore della Puglia Michele Emiliano: "Ci siamo sempre battuti per il nostro mare e faremo ricorso. Di Maio e Costa hanno tradito quanto detto in campagna elettorale. Preferivo Renzi e Calenda che avevano dichiarato apertamente di essere a favore. Senza cambiare opinione in corso d'opera...".

(Unioneonline/M)
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