Camorra, un sosia per coprirela fuga del giovane boss
E’ lo stratagemma adottato da Raffaele Amato jr, 'rampollo’ a Napoli del clan di Secondigliano, ultimo erede del cartello degli Scissionisti. Ieri, però, è stato bloccato all'aeroporto di Capodichino, a Napoli. Il sosia si era presentato in ospedale, ma le cimici della Dda hanno rivelato il truccoAmato, 19 anni, era diretto - riportano alcuni quotidiani - a Milano, per la partita Inter-Manchester: gli agenti della squadra mobile gli hanno notificato un provvedimento di fermo. Per lui l'accusa è di induzione in errore in un'ipotesi di falso aggravata dalla finalità camorristica. I fatti risalgono allo scorso 3 febbraio. Amato temeva che la Cassazione potesse firmare per lui un ordine di arresto, dopo che era stato scarcerato per resistenza a pubblico ufficiale. L'arresto, allora, era scattato dopo che Amato, pur di fuggire, aveva fatto scendere in strada centinaia di cittadini contro le forze dell'ordine. Fu arrestato ma anche scarcerato visto che il giudice ridusse tutto ad un episodio di criminalità spicciola. Ora toccava alla Cassazione. Da qui lo stratagemma. All'ospedale Loreto Mare si presenta un uomo che dice di avere coliche addominali. Si tratta di un sosia di Raffaele Amato. E così mentre vengono effettuati accertamenti medici, Amato fugge in Spagna per scongiurare l'eventuale arresto. Trascorsi alcuni giorni, rientra a Napoli. Ma le cimici della Dda lo hanno seguito e incastrato, e ieri sono scattate le manette.