Ha dato al marito, malato e costretto, la pistola con cui si è tolto la vita.

Una donna di 70 anni è indagata per il reato di istigazione al suicidio per aver messo in mano al consorte 79enne l'arma con cui si è ammazzato nel letto della loro abitazione in Valle Elvo, in provincia di Biella.

Rischia dodici anni di carcere.

Invalido, l'uomo non era più in grado di andare a prenderla da solo nel nascondiglio in cui la coppia teneva quello che era il loro arsenale.

Dopo che l'anziano si è sparato un colpo alla testa, la moglie ha chiamato i carabinieri.

A loro ha raccontato di aver aiutato il coniuge nel compiere il tragico gesto.

Giunti sul posto, i militari hanno trovato una pistola carica, con cui forse la donna voleva togliersi la vita.

Sul corpo dell'uomo verrà eseguita l'autopsia.

Su ordine della procura, la 70enne verrà comunque sottoposta alla "prova dello stub", che verificherà con esattezza che non sia stata lei a premere il grilletto

(Unioneonline/F)

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