Autopsia su Gabriele SandriColpo forse deviato da un vetro
Spiegati in aula i risultati dell'autopsia a Gabriele Sandri. Secondo un esperto lo sparo fu accidentale e dovuto ad una perdita di controllo psicomotoria.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il colpo che ha ucciso Gabriele Sandri, il tifoso raggiunto da uno sparo l'11 novembre 2007 nell'area di servizio Badia al Pino, potrebbe essere stato deviato, forse dal vetro. Inoltre quel giorno Sandri aveva dei sassi nelle tasche dei pantaloni e nel suo sangue venne trovato alcool. E' quanto ha spiegato stamani in Corte d'Assise ad Arezzo, Angelo Stamile, consulente medico legale del pm, che svolse l'autopsia sul cadavere di Sandri.
IL MEDICO LEGALE. "Il proiettile non è entrato di punta, ma può essere stato deviato - ha spiegato Stamile - e il vetro può avere avuto una valenza". Il medico stamani ha proiettato delle foto dei fori di ingresso e uscita del proiettile nel collo di Gabriele Sandri. La famiglia Sandri, a parte Cristiano, è entrata dopo la proiezione, mentre l'agente Luigi Spaccarotella, accusato dell'omicidio, era in aula. Stamile ha spiegato che il colpo è entrato da dietro e da sinistra, uscendo avanti e a destra, verso il basso rispetto all'ingresso, e che ha rotto la catenina che Gabriele portava al collo. Rispondendo alle domande del difensore di Spaccarotella, Francesco Molino, ha spiegato che nel sangue di Gabriele è stato rilevato un tasso alcolemico dell'1,5, definendolo "abbastanza elevato".
LA FAMIGLIA SANDRI. Il fratello di Gabriele, Cristiano, ha definito le foto dell'autopsia "uno strazio" mentre la madre Daniela ha detto che avrebbe voluto entrare per sapere se Gabriele avesse sofferto ma che poi le è stato consigliato di non partecipare.
I LEGALI DEI SANDRI. Per il difensore di Spaccarotella, Federico Bagattini, "la forma del foro sull'auto e quella del foro sul collo confermano la deviazione. Se c'è ed è imponente non si pone più il problema dell'accidentalità perché la deviazione del colpo era lontana dall'auto". Ai giornalisti che gli chiedevano dell'alcol trovato nel sangue di Gabriele durante l'autopsia e dei sassi che gli vennero rinvenuti nei pantaloni, l'avvocato della famiglia Sandri, Michele Monaco, ha detto: "Stavo pensando se si può sparare ad una persona che ha dei sassi in tasca che non si vedono e un tasso alcolemico dell'1,5 che non si vede. Nessuno sparerebbe". Parlando del processo, il padre di Gabriele, Giorgio, ha detto: "Speriamo che la sentenza sia esemplare, sennò sarebbe una cosa indecorosa".
I LEGALI DI SPACCAROTELLA. In apertura di udienza i difensori di Spaccarotella hanno detto che rinunciano all'audizione del capo della polizia Antonio Manganelli come teste a difesa.
DOMANI NUOVA UDIENZA. Domani in aula si confronteranno i periti balistici, l'udienza successiva dovrebbe essere quella del 6 maggio, quando dovrebbe parlare l'imputato.
SPARO ACCIDENTALE. "L'evento non può essere imputato alla volontarietà ma ad una perdita di controllo psicomotoria". Lo ha detto Riccardo Fenici, studioso di psicofisiologia dello stress e docente dell'Università Cattolica Sacro Cuore, parlando dello sparo che raggiunse Gabriele Sandri. Fenici è stato ascoltato oggi come consulente della difesa nel processo che vede imputato l'agente Luigi Spaccarotella di omicidio volontario per la morte di Gabriele Sandri. Secondo Fenici "la capacità fisica di sopportare lo stress da parte di Spaccarotella è inferiore alla norma". Il professore ha aggiunto: "Mi dicono che l'agente in 14 anni abbia svolto 8 sedute al poligono, e questo è insufficiente", sottolineando poi che il giorno della morte di Sandri Spaccarotella fece "un errore tecnico iniziale sparando il primo colpo in aria e mettendo fuori sicurezza la pistola".
I COMMENTI. L'avvocato di parte civile Michele Monaco ha definito a fine udienza l'esposizione di Fenici "non una consulenza, ma una lezione, e nel processo si giudicano i fatti". Mentre per uno dei difensori di Spaccarotella, Federico Bagattini, la consulenza conferma che "in quelle condizioni psicofisiche l'accidentalità ha basi di verosimiglianza scientifica". La madre di Gabriele, Daniela, ha detto: "So solo che Gabriele è stato ucciso da uno sparo, che sia stato sotto stress o no non importa, quel colpo non doveva esserci".