"I sudtirolesi potranno richiedere la cittadinanza austriaca già nel 2018, o al più tardi ad inizio 2019".

Mentre il nuovo governo austriaco giura tra le proteste in piazza a Vienna, un importante esponente della maggioranza apre il primo incidente diplomatico, e lo fa proprio con l'Italia.

Si tratta del parlamentare Werner Neubaur, responsabile della Fpoe (il partito di ultradestra al governo) per i rapporti con l'Alto Adige. Ha dichiarato che la maggioranza è pronta a dare la cittadinanza austriaca ai cittadini italiani di lingua tedesca.

La richiesta, ha aggiunto Neubaur parlando a Bolzano, sarà gratuita "per non gravare sulle tasche delle famiglie", e potrà essere avanzata da coloro che alla dichiarazione di appartenenza linguistica hanno optato per quella tedesca, figli compresi. Inoltre, ha spiegato, in futuro gli atleti altoatesini potranno gareggiare per la nazionale austriaca.

A stabilire i dettagli sarà un'apposita commissione. Secondo le previsioni di Neubauer, a presentare domanda di doppio passaporto sarà "il 98% degli aventi diritto".

LE REAZIONI IN ITALIA - E in Italia è subito levata di scudi contro la proposta del governo di Vienna. Il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani ha moderatamente parlato di "mossa non distensiva e velleitaria", sono ben più pesanti le reazioni di Giorgia Meloni e Massimo D'Alema.

"Dopo i miliardi di soldi italiani spesi per pagare alle popolazioni di lingua tedesca l'autonomia in Alto Adige, oggi l'Austria mette unilaterlmente sul tavolo la concessione della cittadinanza a chi la richiederà dichiarandosi tedesco o ladino. Il tutto nel gravissimo silenzio del governo Pd, che in cambio di due miseri collegi assicurati dai voti della Svp calpestano la nostra dignità nazionale", è la dichiarazione della Meloni. "L'Austria stia al posto suo e non si permetta queste invasioni illecite", rincara la leader di Fratelli d'Italia.

Anche Massimo D'Alema chiede di "reagire con fermezza di fronte all'arroganza di una destra estremista e anti italiana: dobbiamo farci rispettare da queste persone".

Nessuna reazione è ancora arrivata dal governo italiano, e neanche dal leader della Lega Matteo Salvini. Che anzi ieri, parlando del nuovo governo austriaco, ha detto che ne condivide le politiche: "Non vedo estremisti al governo in Austria - ha dichiarato - se controllare i confini è estremista allora sono estremista anche io".

Interrogato mentre è in visita a Pechino, anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha detto la sua: "È una discussione da affrontare con grande delicatezza: il governo si è appena insediato e ne parleremo nei termini che sono assolutamente più coerenti con la nostra storia e con la tutela di quelle nostre popolazioni e di quei nostri concittadini che hanno sempre avuto una posizione chiara in merito".

(Unioneonline/L)
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