Attacco hacker ad alcune strutture ospedaliere di Roma coinvolte nella difficile guerra al Coronavirus. Preso di mira anche lo Spallanzani, punto di riferimento nazionale nella lotta al Covid-19, che nei giorni scorsi è stato l'obiettivo di malviventi che hanno tentato l'accesso al sistema informatico dell'Istituto nazionale delle malattie infettive.

Il blitz, fortunatamente, è fallito grazie all'intervento dei Servizi nazionali a tutela pubblica che hanno bloccato l'iniziativa dei pirati telematici.

E sulla vicenda si è mossa la Procura di Roma, che ha avviato una indagine per reati informatici tra cui anche l'accesso abusivo a lsistema informatico.

Gli attacchi hacker sono stati oggetto di una "una riunione straordinaria del Nucleo Sicurezza Cibernetica", presieduto dal direttore generale con delega al cyber del Dis. La valutazione è che si tratta di "episodi fisiologici" della situazione in corso che "sollecita appetiti vari, per lo più di matrice criminale".

I casi singoli di attacchi registrati in Italia, è la valutazione del nucleo secondo quanto comunicato dal Dis, vanno letti come episodi di un "fenomeno di portata mondiale, come l' emergenza Coronavirus, che cerca di sfruttare, spesso con attacchi cosiddetti 'ransomware' , ispirati cioè da finalità di lucro e non dall' intento di esfiltrare dati sensibili".

I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Michele Prestipino, hanno avviato accertamenti anche su un secondo, allarmante, episodio avvenuto la scorsa notte. Ignoti si sono introdotti nei laboratori dell'ospedale San Camillo, che dista poche centinaia di metri dallo Spallanzani, e hanno di fatto distrutto le apparecchiature del laboratorio per test Covid-19 che doveva entrare in funzione proprio questa mattina.

Un vero e proprio sabotaggio con elaboratori demoliti, cavi staccati e attrezzature di altissima tecnologia rotte e divelte.

Su quanto avvenuto indagano i carabinieri della compagnia di Trastevere che hanno effettuato una serie di rilievi nel laboratorio e altri accertamenti del caso. Al vaglio eventuali registrazioni di telecamere che potrebbero aver ripreso i responsabili.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata