Una donna di 71 anni è stata picchiata da un trentenne, andato su tutte le furie dopo che la donna lo ha semplicemente rimproverato per il linguaggio troppo scurrile che stava usando durante una telefonata.

E’ accaduto a una fermata del bus di Granarolo nell’Emilia, in provincia di Bologna.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che hanno poi arrestato il 30enne, l’anziana aveva protestato con l’uomo, che aspettava il bus accanto a lei, perché quest’ultimo stava utilizzando parole alquanto scurrili parlando al telefono con un conoscente.

Per tutta risposta il 30enne – già noto alle forze dell’ordine – l’ha aggredita a calci e pugni. Non solo: quando un passante è intervenuto per difendere l’anziana ha tirato fuori un coltello, ferendolo a una mano.

Sul posto sono quindi arrivati gli uomini dell’Arma che hanno fermato e disarmato il 30enne, il quale, oltre ad avere opposto resistenza, li ha minacciati di morte. Poi lo scatto di manette, con l’uomo che è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

In azione sul posto anche due ambulanze, che hanno portato l'anziana e il passante – un 58enne – in ospedale, dove i medici hanno assegnato loro rispettivamente 10 e 15 giorni di prognosi. 

(Unioneonline/l.f.)

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