Sarebbe ferito il killer di Budrio, braccato senza sosta dalle forze dell'ordine nelle campagne del Ferrarese.

Sul tir, rubato, che ha abbandonato per strada ci sarebbero stracci insanguinati e l'impronta di una mano rossa.

Tracce di Dna che possono far risalire alla vera identità dell'uomo.

Indagato numero uno, in ordine cronologico, per vari assalti a ville a Ferrara tra il 2007 e il 2015, una rapina al metronotte nella stessa zona, lo scorso 29 marzo, poi per l'omicidio di un barista a Budrio (Bologna) il primo aprile, infine per l'uccisione di una guardia giurata e il ferimento di un'altra a Portomaggiore, il ricercato ha ora una doppia identità.

Igor Vaclavic, il russo, e contemporaneamente Ezechiele Norberto Feher, il serbo nato a Sobotica, dove - dicono le ultime indagini - è accusato di violenza sessuale.

L'uomo è in fuga da Budrio dove, ferito dal barista Davide Fabbri, lo ha colpito a morte con un fucile usandolo come fosse una mazza.

Poi, ricostruiscono gli inquirenti, sarebbe fuggito con una bicicletta, rubando un camion dove ha lasciato le tracce di sangue.

Ora lo stanno cercando centinaia di uomini nei 15 chilometri tra Argenta e Molinella. "È pericoloso - dice il capo della polizia Franco Gabrielli - ma lo prenderemo".
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