Il Mose sollevato ieri sera alle 3 bocche di porto sta proteggendo Venezia da una forte acqua alta.

"E' riuscito il primo sollevamento notturno di tutte le paratie del Mose": lo ha reso noto Cinzia Zincone, Provveditore alle opere pubbliche del Triveneto, che ha seguito per tutta la notte le operazioni di sollevamento delle barriere mobili, grazie alle quali si sta bloccando l'acqua alta che sarebbe entrata in città.

Il livello di marea in laguna è fermo da ore a 75 centimetri, con il centro storico all'asciutto, ma senza le barriere del sistema idraulico - spiegano dal Centro maree - l'acqua si sarebbe spinta a +135 centimetri.

La punta massima in mare finora è stata di 127 centimetri, misurati alla diga del Lido. Ma con un vento di scirocco a 75 km orari, precisano gli esperti, l'acqua si sarebbe insaccata verso l'interno della laguna, superando ampiamente il metro e 30. Fenomeno impedito dal Mose.

Ora saranno le condizioni meteo-marine a determinare cosa avverrà nelle prossime ore. Se cioè il Mose verrà completamente riabbassato dopo pranzo e rialzato in caso di necessità (visto il nuovo picco previsto domani) o se tornerà agibile (con conseguente abbassamento parziale delle barriere) la bocca di porto di Malamocco per consentire il passaggio di alcune navi.

Se si sceglierà questa seconda ipotesi il Mose verrà fatto lavorare continuativamente per 40 ore, un test fondamentale per i tecnici per comprendere la sua funzionalità.

Il Mose, dopo anni di ritardi e polemiche, test e sperimentazioni, è entrato in funzione per la prima volta lo scorso 3 ottobre.

(Unioneonline/F)
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