Esattamente 21 anni fa - il 27 febbraio 2003 - oltre 250mila persone si riversarono all'interno e all'esterno della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma per l'ultimo saluto ad Alberto Sordi, morto il 24 febbraio 2003, all'età di 82 anni.

Una folla immensa, a testimonianza dell'affetto provato dal pubblico per uno dei più grandi artisti del cinema, dello spettacolo e del teatro del nostro Paese.

Le spoglie di Sordi riposano al cimitero del Verano della Capitale. Sulla lapide la scritta: "Sor Marchese, è l'ora", citazione da uno dei suoi film più noti, "Il Marchese del Grillo".

Nato proprio nella Capitale nel 1920, Albertone fu uno dei massimi interpreti della "romanità" sullo schermo, assieme ad altri mostri sacri come Aldo Fabrizi e Anna Magnani. Decine i film di cui fu protagonista, lavorando con i principali registi del Novecento. Alcune pellicole sono tutt'oggi cult della commedia italiana. Basti pensare a "Un americano a Roma", a "Il vigile" o a "Dove vai in vacanza". Grande successo ebbero anche "Il medico della mutua", "I vitelloni" e l'indimenticabile "Il marchese Del Grillo", firmato dal grande Mario Monicelli. Nella sua carriera non mancarono le parti drammatiche, come nel celebre e struggente "Detenuto in attesa di giudizio".

Della vita di attore comico (ma anche della vita in generale) ebbe a dire: «La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto».

(Unioneonline/L)

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