L’11 dicembre 2006, esattamente 17 anni fa, la strage di Erba. Uno degli eventi di cronaca nera più cruenti e sanguinosi avvenuti in Italia negli ultimi decenni.

I coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi fanno una strage nel vicinato, uccidendo a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlioletto Youssef Marzouk di 2 anni, la madre Paola Galli e l’altra vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest'ultima, Mario Frigerio, colpito con un fendente alla gola e creduto morto, riesce a salvarsi grazie ad una malformazione alla carotide che gli impedisce di morire dissanguato. Diventa così il principale testimone e accusatore di Rosa e Olindo. Morirà nel 2014.

Mario Frigerio, unico sopravvissuto (Ansa)
Mario Frigerio, unico sopravvissuto (Ansa)

Mario Frigerio, unico sopravvissuto (Ansa)

La strage avviene nell'abitazione di Raffaella Castagna e del marito Azouz Marzouk, assente al momento (si trova in Tunisia), l'appartamento dopo il delitto viene dato alle fiamme. Le indagini inizialmente si concentrano proprio su Azouz, si ipotizza una vendetta nei suoi confronti negli ambienti dello spaccio, poi alcuni indizi portano gli investigatori sulle tracce di Rosa e Olindo. Fermati circa un mese dopo i fatti, i due ammettono separatamente di essere gli esecutori del massacro. Anche Frigerio in sede di processo riconosce in Olindo il suo aggressore.

I due coniugi ritrattano l’ammissione, ma non basta. Entrambi vengono condannati in via definitiva all’ergastolo, che Rosa sta scontando nel carcere di Bollate, Olindo in quello di Opera. I due sono autorizzati ad incontrarsi una volta al mese.

Di recente la difesa dei due condannati ha presentato alla Corte d’appello di Brescia una richiesta di revisione del processo, non è la prima. Ma questa volta «c’è molto di più», spiega l’avvocato Fabio Schembri. «Abbiamo allegato sette consulenze, audio e video e affrontato tempi più vasti». Tra gli argomenti a sostegno della difesa, le modalità della morte di Valeria Cherubini che sarebbero "incompatibili" con la tesi di Olindo e Rosa colpevoli, le intercettazioni ambientali sul letto d'ospedale di Mario Frigerio, uno studio sull'energia elettrica nella casa dell'eccidio, una testimonianza mai sentita dagli inquirenti da parte di un residente nell'abitazione di Erba, che venne poi arrestato per spaccio nella zona dove avvenne il massacro.  

Azouz Marzouk (Ansa)
Azouz Marzouk (Ansa)

Azouz Marzouk (Ansa)

Anche Azouz Marzouk, marito e padre di due vittime che nel frattempo si è risposato in Tunisia, si dice convinto che i responsabili non siano Rosa e Olindo e chiede una revisione del processo.

(Unioneonline/L)

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