È durato tre ore l'interrogatorio di garanzia della professoressa di sostegno di 40 anni arrestata dai carabinieri e dalla Procura di Torre Annunziata con l’accusa d violenza sessuale, maltrattamenti e induzione a compiere atti sessuali ai danni di sette alunni tra gli 11 e i 13 anni di età.

La prof, che da due giorni è chiusa nel carcere di Benevento, difesa dall'avvocato Francesco Cappiello, si è difesa in maniera decisa e, rispondendo alle domande del gip Luisa Crasta, ha sottolineato di non meritare le accuse che le sono state mosse.

L'insegnante – che avrebbe più volte condotto i bambini (quattro maschi e tre femmine) in una “Saletta” della scuola per avviare conversazioni a sfondo sessuale e dove sarebbero anche avvenuti abusi – ha negato di aver compiuto atti sessuali con gli alunni, spiegando che le conversazioni finite all'attenzione degli inquirenti – si parla anche di invio di messaggi, foto e video “espliciti” – riguardano solo uno dei ragazzini e sono state «estrapolate e decontestualizzate».

La docente ha voluto anche sottolineare al giudice, infine, di avere «la coscienza pulita». Si attende ora la decisione del gip. 

(Unioneonline)

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