Ryanair va veloce, la Regione un po' meno, ma la richiesta fatta dal vettore di cancellare la "Municipal Tax" avrà presto un esito. «Abbattere la tassa comunale è un'idea molto interessante per l'inverno», dice l'assessore al Turismo Franco Cuccureddu, «e stiamo studiando questa soluzione, decisamente la migliore per avere più voli per promuovere gli altri "prodotti" che ci stanno a cuore, quelli non balneari, i Capodanni, i Carnevali, le Settimane Sante».

Allo studio

L'assessore sta investendo molto sulla "destagionalizzazione" e lo scorso weekend a Milano alla Fiera "Fa' la cosa giusta!" ha presentato una serie di progetti e iniziative "slow", «che rafforzano il ruolo della Sardegna nel panorama turistico nazionale, proponendo un modello attrattivo durante tutto l'anno». Ecco, in questo ampio discorso si inserisce anche la politica dei trasporti e del low cost, della tutela dell'Isola e delle barriere contro l'overtourism. Stanno facendo i conti, per capire se il gioco vale la candela. «Adesso vediamo quante risorse troviamo», prosegue Cuccureddu, «poi sarà l'assessora ai Trasporti a fare la comunicazione, ma è comunque la strada che ci farà superare quel gap di un'occupazione delle strutture limitata a poche settimane – ormai sette, perché l'ultima di agosto non è già più alta stagione – e quindi ci consentirà di spalmare meglio i flussi».

La proposta

L'offerta è arrivata da Ryanair tre settimane fa. A Cagliari, Jason McGuinness, Chief Commercial Officer della compagnia irlandese, ha illustrato ai giornalisti la "summer" 2025 con 71 rotte da e per l'Isola (con nessun incremento rispetto al 2024) e raccontato di aver incontrato il giorno prima i vertici dei due assessorati e presentato «un piano concreto di sviluppo e crescita». In sostanza, con la soppressione dell'addizionale comunale – la tassa pagata dai passeggeri di 6,5 euro a biglietto, il gettito complessivo di circa 35 milioni di euro all'anno viene incamerato dallo Stato e poi girato in minima parte alle città dove hanno sede gli scali – Ryanair in cinque anni metterebbe sul piatto del sistema turistico sardo 4 aeromobili B737 in più (oggi sono 3); 400 milioni in più di investimenti (contro i 300 milioni attuali); oltre 2 milioni di passeggeri aggiuntivi all'anno (ora sono 4,4 milioni); una nuova base nel Nord dell'Isola con ulteriori 900 posti di lavoro locali, tra diretti e indotto (adesso siamo a quota 3.300); il lancio di una serie di nuove tratte nazionali e internazionali (diventerebbero in tutto un centinaio) verso Germania, Francia, Regno Unito e Paesi nordici.

L'impatto

Secondo McGuinness – che ha sottolineato l'impatto fortemente positivo che la stessa operazione sta fruttando in Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia – la ricaduta economica sull'industria delle vacanze supererebbe i 400 milioni di euro annui, e ovviamente l'addio all'addizionale interesserebbe tutti i vettori che operano qui, creando un circolo virtuoso. Gli irlandesi non hanno dato una scadenza alla Regione, hanno solo detto che se non si andrà rapidamente verso questa direzione, voleranno via.

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