San Giovanni, a Carbonia rivive la magia della tradizione sarda attorno al fuoco
Notte di celebrazioni in onore del Battista al Parco archeologico di Cannas di SottoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Carbonia la magia della tradizione sarda della notte di San Giovanni è stata rivissuta all'ombra delle antiche tombe prenuragiche e a due passi dalle vestigia del villaggio contadino di due secoli fa: il culmine con i fuochi celebrativi per bruciare le vecchie erbe.
Il Parco archeologico di Cannas di Sotto ha ospitato ieri notte infatti un evento dedicato alla Notte di San Giovanni, una notte considerata magica nella tradizione sarda, carica di simbologia e ritualità.
Dopo una visita tematica incentrata sui rituali neolitici, l’associazione Arca di Noè e l’artista Anna Carla Casu hanno guidato i visitatori alla scoperta dei riti tradizionali tipici anche del cuore antico del Sulcis: i fuochi, che venivano accesi per illuminare la notte e per polverizzare le erbe dell’anno passato, la preparazione dell’acqua di San Giovanni con le erbe aromatiche e officinali; il consolidamento dei rapporti di amicizia tra i compoari e le comari. Suggestivo tutto e suggestiva la lettura di antichi brani che descrivono queste antiche tradizioni e l'importanza che avevano per gli avi.
L’evento è organizzato dal Consorzio Sistema Culturale Sardegna, gestore del circuito museale di Carbonia.