Crisi Sulcis, il silenzio della Regione: "Pigliaru mantenga le promesse"
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«Non chiediamo assistenzialismo, bensì programmazione condivisa per lo sviluppo del Sulcis. Per questo abbiamo marciato verso Cagliari con altre mille persone cui sta a cuore il nostro presente e il futuro dei nostri figli. Però non immaginavamo che la Regione rimanesse in silenzio, è già trascorso un mese da quando il governatore sardo ci ha salutato con il suo cordiale "ci rivediamo qui fra una settimana", ma noi stiamo ancora aspettando».
La protesta arriva da Ivan Garau e Antonello Cannas, portavoce di artigiani e commercianti del Sulcis che a febbraio hanno cominciato una battaglia per il lavoro: «Che non c'è e non si vede all'orizzonte, ma non si può attendere in eterno e non si può nemmeno pensare che l'economia di un territorio possa dipendere dal Piano Sulcis».
Ecco perché dopo l'incontro a Cagliari con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, avvenuto il 17 febbraio scorso, il comitato per la Mobilitazione popolare del Sulcis aveva proposto alla Giunta regionale l'elaborazione di un "Piano strategico di sviluppo sostenibile" per individuare iniziative strategiche per il rilancio dei settori produttivi del territorio.
«Abbiamo inviato alla Regione le nostre proposte contenute in un programma dove indichiamo le possibili strade da intraprendere per ricominciare. Il presidente Pigliaru aveva garantito la massima attenzione a quella che per noi è la vertenza di tutto il Sulcis, ma non ci ha risposto nessuno».
Intanto questa mattina una delegazione dei "Figli della crisi" è stata ricevuta dal Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per affrontare lo stesso argomento: la pesante crisi economica che investe il territorio e rischia di compromettere il futuro dei giovani.