Un caso confermato di variante indiana del Covid e altri 15 tamponi “sospetti”, che, sottoposti a esame, “hanno mostrato una reazione diversa da quella tipica della variante inglese” e che per questo verranno sottoposti a sequenziamento.

Sono i risultati degli ultimi test condotti dal laboratorio di Microbiologia e virologia di Sassari, diretto dal professor Salvatore Rubino, che nel giro di 10 giorni dovrebbe diffondere i primi risultati degli accertamenti condotti. 

"Un primo sequenziamento – spiega una nota dell’Aou – è già stato eseguito in collaborazione con l'Aou di Cagliari e ha dimostrato, in un paziente in quarantena nel Nord Sardegna e appartenente a un cluster epidemico, la presenza di un coronavirus (VOC B.1.617.2) variante Delta, nota anche come variante indiana. La sequenza è stata depositata nella banca dati internazionale Gisaid e dallo studio comparativo filogenetico delle sequenze è risultata essere molto simile a 3 sequenze virali che circolano in Inghilterra, a 6 in Germania e 12 nel Lazio”.

“Come noto - sottolinea il professor Rubino - ad oggi la variante UK è la predominante. Nelle ultime settimane, tuttavia, abbiamo assistito in pre-screening alla comparsa di una variante che non era né UK, né brasiliana, né sudafricana. È preoccupante, allora, il fatto che compaiano nuove varianti, come la Delta che si diffonde molto velocemente, nonostante vi sia un decremento dei casi positivi e la riduzione dell'incidenza in tutto il territorio nazionale. È quindi indispensabile continuare nella sorveglianza per circoscrivere immediatamente i focolai con le nuove varianti”.

Il laboratorio dell'Aou, che è centro di riferimento regionale Covid-19 per il Nord Sardegna, inoltre, è pronto a partecipare assieme all'Igiene pubblica dell'Ats al piano operativo per il monitoraggio del rischio epidemiologico predisposto dalla Centrale operativa regionale (Cors.Sa).

"Il nostro coinvolgimento - conclude Rubino - si inserisce all'interno dell'obiettivo regionale di analizzare, mediante metodiche molecolari RT-PCR, circa 2500 campioni giornalieri. Questi numeri ci consentirebbero di rimanere nella zona bianca, come indicato dalle linee ministeriali, a prescindere dal numero dei positivi”.

“Anche in questo caso - afferma il commissario dell'Aou Antonio Lorenzo Spano - la nostra azienda si pone da protagonista nella lotta al Covid. Questa è una fase delicata che deve avere la massima attenzione da parte di tutti, perché i piccoli focolai attivi richiedono interventi rapidi per essere spenti. Noi continuiamo a fare la nostra parte anche con i vaccini e contribuire a dare un supporto per arrivare il prima possibile all'immunizzazione generale”.

(Unioneonline/l.f.)

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