A due mesi dalle comunali a Sassari entra in lizza un nuovo candidato sindaco. Tore Piana, imprenditore e sindacalista nel comparto agricolo con il Csa, lancia la sfida per Palazzo Ducale con “Sassari Unita. L’Alternativa”.

«È una provocazione - afferma lui - un sasso lanciato in una situazione stagnante». Che vede più rumors al momento che realtà, tra le candidature certe di Nicola Lucchi, Giuseppe Palopoli e Mariano Brianda, mentre per il resto, a sinistra e a destra, le carte sono ancora coperte. Piana interviene nell’agone anche perché contrariato dalle manovre preelettorali.

«Sassari si è stancata dei soliti giochini e delle spartizioni politiche. Ci metto la faccia per andare oltre e provare a rilanciare una città che sbanda paurosamente». Per Tore Piana nessuno parla dei programmi: «Zero discussioni e condivisione. E intanto la città sprofonda».

Giudizio severo sugli ultimi cinque anni in cui la città è stata guidata da Nanni Campus e dalla sua creatura civica. «Con lui non parlo da tempo. Massima stima personale ma dal punto di vista politico era la persona sbagliata per Sassari e l’avevo detto a suo tempo». Ora prova lui a smuovere le acque e a lanciare un’altra provocazione: «Perché non si fanno le primarie in città?». Per vedere in questo modo chi i sassaresi apprezzano sul serio.  

© Riproduzione riservata