Sassari: riconosciuto da mano deforme e zoppia, ma è sano e viene assolto
Era accusato di aver dato fuoco a un gazebo, in tribunale ha dimostrato di non essere l’uomo ripreso dalle telecamere di videosorveglianzaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Gli indizi non tornano e l’imputato viene assolto. Ieri in tribunale a Sassari la decisione della giudice Caterina Serra a favore di un 53enne sassarese accusato di danneggiamento seguito da incendio. Per un episodio del luglio 2020 quando in un’attività commerciale di Predda Niedda qualcuno diede fuoco a un gazebo e ai diversi elettrodomestici presenti in esposizione rendendoli in gran parte inservibili.
Le telecamere del luogo rimandavano l’immagine di un uomo, il piromane, con il volto travisato e i tratti fisici distintivi: mano deforme e passo claudicante. Le indagini condotte dalle forze dell’ordine ritengono di riconoscere nella persona che si aggira nell’esercizio proprio il sassarese denunciandolo per l’accaduto. Ma quando questi viene convocato dal suo legale Andrea Piroddi a testimoniare in aula, oltre a proclamare la sua innocenza a parole, deve farlo pure fisicamente. Mostrando le mani e le gambe al giudice e al pubblico ministero Andrea Giganti, palesando di non avere alcuna disabilità. Dall’evidenza di questa prova è seguita la richiesta di assoluzione del pm e la sentenza della magistrata.