«Una condizione insostenibile». È quella dei dipendenti dell’istituto Gesù Nazareno a Sassari, la struttura riabilitativa che ospita oltre 100 pazienti affetti da minorazioni psichiche e motorie. Sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil, autori oggi di un comunicato congiunto, a sottolineare come i lavoratori della GeNa, «oltre a non ricevere lo stipendio, si trovano ad accumulare crediti i cui valori hanno raggiunto una media di 5/6mila euro per dipendente».

Questo a causa di una situazione gestionale in sofferenza anche per «i valori delle tariffe del tutto incompatibili con i costi della gestione». Quote ferme dal 2011 mentre, nel frattempo, le spese sono aumentate del 20 per cento tra personale e costi generali. E l’intervento della Regione, risalente a fine gennaio, «che sostanzialmente ridefinisce i valori delle tariffe sulla riabilitazione», scrive la triade, «a nostro avviso non è sufficiente per fronteggiare la crisi del settore».

Il risultato, coi «ritardi sui pagamenti delle retribuzioni e il mancato adeguamento contrattuale, potrà determinare il collasso gestionale, le cui conseguenze saranno irreparabili per la garanzia e continuità del servizio, peraltro unico nel nostro territorio». Per questo le associazioni di categoria continueranno ad appellarsi all’assessore regionale alla Sanità, «non escludendo iniziative di mobilitazione e di protesta a sostegno e rivendicazione dei diritti delle lavoratrici e lavoratori e soprattutto delle persone assistite».

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