Porto Torres da troppo tempo assiste al degrado crescente di sempre più stabili vecchi e abbandonati, edifici fatiscenti e non utilizzati da tempo, dal centro storico alla periferia.

Al Comune il compito di ricorrere ai ripari, attraverso una serie di ordinanze sindacali per obbligare i proprietari a rimettere in sicurezza gli immobili e garantirne il consolidamento statico. È il caso del fabbricato di via Largo Sabelli, angolo via Mentana, un edificio a due piani con problemi strutturali.

I vigili del fuoco a seguito di sopralluogo hanno depositato la relazione in cui risultano le forti criticità e il dissesto statico di alcune pareti.

La squadra del comando provinciale intervenuta sul posto ha provveduto ad effettuare una ispezione, sia all’esterno che all’interno del fabbricato, durante il quale è stato rilevato uno stato di profonda fessurazione che ha interessato la muratura perimetrale per tutto il suo spessore e, all’interno il solaio del piano intermedio con una rotazione della porzione d’angolo dell’edificio, per tutta l’altezza, in direzione largo Sabelli.

Per scongiurare un eventuale pericolo per le persone, in accordo con il personale del comando di Polizia Locale presente sul posto, si è provveduto a interdire l’accesso alla palazzina ed a delimitare l’area prospiciente all’edificio.

«Qualora non venissero realizzati lavori di messa in sicurezza la situazione di pericolo potrebbe evolversi negativamente mettendo a rischio la pubblica e privata incolumità», è scritto nella relazione.

Pertanto il sindaco Massimo Mulas ha emanato un’ordinanza che obbliga i proprietari a garantire un intervento immediato, e comunque entro e non oltre 15 giorni dalla notifica della ordinanza, per il ripristino e la messa in sicurezza di ogni altra parte pericolante del fabbricato, con l’esecuzione dei lavori diretti al consolidamento statico ed al risanamento dello stabile, al fine di scongiurare il rischio di crolli e cedimenti.

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