Parco dell'Asinara senza presidente e direttore in scadenza: imminente la nomina
L’organigramma è quasi vuoto: l’empasse dura dallo scorso mese di agostoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Parco nazionale dell’Asinara come una scacchiera senza un re e una regina. Manca un presidente ormai da nove anni, un consiglio direttivo da cinque, e il mandato del direttore è in scadenza. L’organigramma è quasi vuoto: l’empasse dura dallo scorso mese di agosto, da quando l’ultimo commissario straordinario, Giovanni Cubeddu, nominato dal ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, ha terminato il mandato.
Da Roma la nomina sarebbe imminente. Quella di un commissario straordinario che, successivamente, potrebbe essere confermato come presidente del Parco dell’Asinara, così da chiudere la lunga lista di incarichi provvisori che si sono succeduti in questi anni. Si tratta di scegliere uno dei componenti la rosa di nomi, dove sono indicate figure nuove e altre conosciute. Di certo si tratta di sbrigare la matassa di questioni politiche di cui è arduo trovare il bandolo. Ma è una questione di ore.
Mantenere così lo stato di cose significa andare incontro alla paralisi. Una situazione che non ci si può permettere di affrontare. L’Ente Parco attende di affidare 350 concessioni, che senza la firma di un rappresentante legale resteranno ferme nel cassetto. C’è un Piano del Parco aggiornato ancora in stand-by ma, soprattutto, un bilancio di previsione che deve essere approvato e sottoscritto da un commissario o presidente. Il mandato del direttore Vittorio Gazale scade l’11 febbraio. “Ad horas” si conoscerà il nome del commissario straordinario che, quanto prima, diventerà presidente a tutti gli effetti. Manca soltanto l’ufficialità.