Bonorva, paese del Meilogu, ha un nuovo centenario: si tratta di zio Ignazio Cossu.

Nato il 5 giugno del 1921, ha svolto la professione di bidello. Ad omaggiarlo il sindaco, Massimo D'Agostino, il vice sindaco Aldo Salaris e l'assessore alla Cultura, Laura Di Settimio. Nonostante l'età, ha ancora una memoria di ferro.

Proprio il primo cittadino ha voluto ricordare un particolare di zio Cossu: "Il liceo dove ho studiato io aveva l'ingresso principale a cui si accedeva attraversando un giardino esterno. Un giorno di primavera, durante la ricreazione che normalmente si trascorreva in questo giardino, un piccolo topo si materializzò tra gli alberi e, tra lo stupore generale, riuscì ad entrare in istituto passeggiando tra aule e corridoi, probabilmente più spaventato di coloro che fuggivano a gambe levate appena lo avessero visto.  Alla fine l’innocuo topolino riuscì a rifugiarsi nell' ultima aula, che allora ospitava la IV Ginnasio,  suscitando così il terrore e l'isteria di molte studentesse, di qualche studentello poco avvezzo a imprese eroiche e anche di qualche attempato professore. Le lezioni furono sospese, il panico si impadronì di tutti e la situazione pareva non potesse sbloccarsi, poiché nessuno sapeva come comportarsi”.

Improvvisamente, però, “dalla stanzetta posta in fondo dall’altra parte del corridoio,  con calma e anzi un pochino seccato per essere stato disturbato per una simile inezia, come un vero e proprio supereroe, armato di scopa ed esperienza, spuntò lui, il nostro amato ‘bidello’, il grande zio Cossu che, entrando nell'aula incriminata, in pochi secondi e con due semplici manovre riuscì a scacciare l'inconsapevole e spaventatissimo roditore che finalmente guadagnò sano e salvo l’uscita, liberandoci da questo flagello”.

Da quel giorno, la conclusione, “zio Cossu divenne l'eroe di tutti i ragazzi del liceo".

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