«Situazione impiantistica ingestibile e personale allo stremo che prova a garantire il servizio alla clientela infuriata per i continui blackout. Enel ha precise responsabilità. Durante le ultime settimane i pochi operativi e tecnici di e-distribuzione hanno sostenuto turni massacranti e dovuto operare per il ripristino dell’energia elettrica in situazioni al limite dello stress psicofisico».

Franco Peana, segretario regionale Ugl Chimici-Energia interviene a seguito dei continui e costanti cali di tensione, sbalzi di corrente che si subiscono quotidianamente a Porto Torres, come in altre città dell’Isola.

Le proteste arrivano dal quartiere Oleandro al centro cittadino e dalla zona di Balai fino alla periferia, disservizi che colpiscono abitazioni private ed esercizi commerciali con conseguenze sugli elettrodomestici, spesso messi fuori uso. «Da una cliente tre giorni al buio a Santa Teresa di Gallura, tanto che per il ripristino è dovuto intervenire anche il sindaco, alle esplosioni in cabina primaria raccontate sui social dai clienti, cronache quotidiane come un bollettino di guerra che riportano disservizi in tutta la Sardegna», precisa Peana.

«Linee e pali caduti nei giorni del forte vento, molte realtà soffrono di scatti continui della media tensione dovuto alle dorsali aeree in conduttori nudi, tra uccelli, salsedine e altre cause varie, ha spesso creato interruzioni brevi ma ripetute», sottolinea il segretario regionale Sardegna Ugl Chimici-Energia. «Nel concreto in diversi comuni sono stati diversi i disservizi, molte abitazioni e attività erano praticamente al buio».

Spesso si tratta di linee segnalate da anni e su cui E-distribuzione non ha programmato interventi strutturali radicali. «Le manutenzioni programmate non si fanno più da anni, - spiega Franco Peana - quindi si interviene solo dopo rottura. Gli impianti a cui ci si affida sono infrastrutture vecchie di almeno 40-50 anni. Enel ha dichiarato di voler accantierare svariati milioni di euro di investimenti, ma nel concreto – prosegue -si possono solo riscontrare i continui disservizi a  cui pochi operativi e tecnici disarmati e senza materiali, devono far fronte quotidianamente». Per il segretario regionale Ugl Chimici-Energia, Peana «la situazione è insostenibile per i lavoratori, servono investimenti seri in infrastrutture e una mappatura delle linee e palificazioni da sostituire in tutto il territorio regionale, ma anche urgenti manutenzioni programmate e assunzioni di nuovo personale in modo copioso, non si può più garantire il servizio alle persone e alle comunità nelle condizioni attuali, Enel si assuma in quanto concessionario del servizio di distribuzione dell'energia elettrica l' onere di mettere in sicurezza gli impianti». 

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